Il Rione Testaccio tra Università e Cinema

Il Rione Testaccio e la via Ostiense sono diventati la nuova downtown, da quando ospitano la sede della Facoltà di Architettura dell’Università Roma Tre, con discoteche, enoteche, pub e ristoranti di ogni tipo, per la movida degli studenti. Storicamente luogo di relax e di divertimento, Testaccio era nota nel XVII secolo come “i prati del popolo romano” e meta di scampagnate fuori porta e di bevute nelle “grotte” sotto il Monte dei Cocci, dove veniva depositato il vino.

 

Dopo una prima fase di urbanizzazione, successiva all'Unità d'Italia, e di una seconda fase di urbanizzazione, durante il fascismo, la zona ha mantenuto fino agli anni '70 la sua caratteristica mercantile ed industriale, con l'ex Mattatoio, i Mercati Generali, la centrale del Gas (gassometro o gazometro, come lo chiamano familiarmente i romani) e la centraleTermoelettrica Montemartini.


 

Il quartiere popolare e la sua appendice hanno ispirato artisti, poeti e registi, che ne hanno fatto location privilegiate di film e romanzi : “Sciuscià” di Vittorio De Sica; “Ragazzi di vita” e “Accattone” di Pierpaolo Pasolini, “Il Gobbo” di Lizzani; "Saturno Contro", del regista turco Ferzan Ozpetek, che vive e lavora a Testaccio.

Quartiere gay friendly

Testaccio rappresenta al meglio il concetto di percorso museale diffuso, permettendo passeggiate culturali ed enogastronomiche per ogni tipo di fruitore: famiglie con bambini, disabili, coppie, single e gay.

Il Rione è gay friendly: ha ospitato le prime feste del Muccassassina, organizzate negli anni '90 dal Circolo culturale omosessuale Mario Mieli; in via di Monte Testaccio 39/44 si trova uno dei primi locali gay della città, l'Alibi, con la sua famosa terrazza. Non distante dal quartiere e raggiungibile a piedi in 10 minuti, c'è la Gay Street, in via San Giovanni in Laterano, zona Colosseo.


Percorso Museale diffuso