Secondo giorno a Roma

Il secondo giorno è l'occasione per conoscere alcuni tra i monumenti più suggestivi della Roma antica, attraversando epoche e stili diversi: tardo antico, barocco, neoclassico, lo sventramento di Roma. Seguendo questo percorso potrai conoscere Piazza Navona, ammirare il Caravaggio nella chiesa di San Luigi dei Francesi, osservare la cupola del Pantheon, affacciarvi sui templi antichi di Largo di Torre Argentina, entrare nel Vittoriano, passeggiare per Via dei Fori Imperiali fino a raggiungere il Colosseo. Scarica la guida dal sito di Kids Art Tourism!

Da Piazza Navona al Colosseo

Il secondo giorno a passeggio per Roma incomincia a Piazza Navona (si raggiunge con qualsiasi autobus diretto a Corso Vittorio Emanuele, dalla Stazione Termini potete prendere la Linea64) che durante il periodo natalizio ospita in tutta la sua estensione le bancarelle, piene di leccornie e giocattoli di ogni tipo. L'antica giostra, allestita per il Natale, è da sempre una gioia per i bambini. Famosi i suoi pittori paesaggisti e ritrattisti, che animano la piazza in ogni stagione, seduti accanto alle loro tavole in esposizione permanente. 


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Ai tempi dell’antica Roma Piazza Navona era lo “Stadio di Domiziano”, fatto erigere dall’omonimo imperatore. In esso si svolgevano gare di atletica e ancora oggi permangono i resti che testimoniano questo passato. La funzione sportiva verrà messa da parte con la decisione di Innocenzo X, nel Seicento, di farne il luogo della celebrazione della famiglia dei Pamphili, alla quale lui apparteneva. La celebrazione dei Pamphili porterà alla realizzazione di un’altra grandissima testimonianza del barocco romano, uno stile che puntava sempre alla sorpresa e alla ricerca di effetti scenografici stupefacenti.

 

Le bellezze che si ammirano in piazza Navona sono opera di due maestri dell’architettura seicentesca: Gian Lorenzo Bernini (lo abbiamo ricordato parlando del rifacimento di Piazza San Pietro) e Francesco Borromini. In uno scenario in cui la piazza diventa la concreta realizzazione della leggendaria rivalità fra i due artisti, dato che le loro opere si trovano collocate l’una di fronte all’altra, a diretto confronto, a modo di sfida artistica!

Bernini realizzò la Fontana dei Quattro Fiumi, posta al centro della piazza, che rappresenta i quattro angoli della Terra con i quattro fiumi rappresentati: Gange, Nilo, Danubio e Rio della Plata...

Borromini realizzò la seconda parte del progetto della chiesa di Sant’Agnese in Agone, che si trova di fronte alla fontana del Bernini. I più maligni dicevano che il segno evidente della rivalità fra i due artisti fosse l’espressione di sconcerto della statua di sant’Agnese, posta nella facciata della chiesa: sconcerto prodotto dalla visione della fontana antistante. Altre tracce della leggenda si possono osservare nella fontana nei Quattro Fiumi: Bernini avrebbe bendato la statua del Nilo per non consentire la visione della chiesa di fronte e avrebbe costruito la fontana del Rio della Plata col braccio alzato per timore di un crollo imminente dell'edificio. Si tratta di leggenda popolare, dato che la fontana venne costruita prima dell’affidamento a Borromini del progetto della chiesa di sant’Agnese in Agone: ma indubbiamente è una fantasia molto divertente!

Nella piazza si possono ammirare altre due fontane: la fontana del Moro a sud e la fontana del Nettuno a nord e il palazzo Pamphili, dalla famiglia che abbiamo già citato...

Altra storia popolare deriva dal nome di “Navona”: si riteneva che ai tempi dell’antica Roma si svolgessero le naumachie, cioè una sorta di battaglie navali. A quanto pare anche questa è un credenza inesatta, dovuta alla tradizione dell’allagamento della parte concava della piazza (oggi non più esistente), in modo da mettere in scena queste battaglie su delle “nagone” o “navone”.  È errato il periodo storico, dato che le naumachie si sarebbero tenute solo fra il Settecento e l’Ottocento e in quest’ultimo secolo abolite.

Quello che è certo, è che l’allagamento doveva servire a rinfrescare in agosto la temperatura torrida della piazza, e si tappavano gli sbocchi delle fontane proprio per ottenerlo...

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