L'Isola Tiberina e il Tempio di Esculapio

Isola Tiberina
Isola Tiberina
Lunga 300 metri e ampia 90, l'Isola Tiberina è la più piccola isola abitata al mondo.
La leggenda vuole che l'isola abbia avuto origine nel 509 a.C. dopo la cacciata del re Tarquinio il Superbo.
In segno di disprezzo verso il tiranno, i Romani gettarono nel Tevere il suo grano che si depositò sul fondale fino a formare l'isola. In realtà, le sue origini sono alluvionali: l'Isola Tiberina è un banco di tufo sul quale si sono sedimentate le sabbie condotte dalla corrente.
 
Resti dell'antica carena marmorea
Resti dell'antica carena marmorea
Fin dall'epoca antica, i fondali poco profondi e la collocazione defilata rispetto all'abitato hanno fatto dell'isola un luogo ideale per le attività fluviali e per i mulini che si trovavano intorno all'isola.
L'isola Tiberina fu un luogo adibito ad assistere i malati.
La leggenda narra che nel 291 a.C. Roma fu colpita da una terribile pestilenza. Per implorare la fine dell'epidemia, una delegazione del senato fu inviata a Epidauro, dove si trovava il tempio di Esculapio, il dio della medicina. Gli ambasciatori tornarono a Roma portando sulla nave un serpente, simbolo alla divinità. Quando la nave risalì il Tevere, il serpente si gettò nel fiume e si rifiugiò sull'isola e perciò lì si eresse il tempio di Esculapio. Inoltre, si dice che, in onore della nave che aveva condotto a Roma il dio Esculapio, l'isola venne rimodellata a forma di trireme: un obelisco a mo' di albero maestro venne posto al centro dell'isola, mentre sulle rive vennero posizionati blocchi di travertino e scolpiti in modo da sembrare una poppa e una prua. Dalla parte del Ponte Rotto e del Ponte Fabricio, sono ancora visibili i resti dell'antica carena marmorea.
Ponte Cestio e Ponte Fabricio
Ponte Cestio e Ponte Fabricio
Nel I secolo a.C. l'isola fu collegata alle due rive del Tevere da due ponti in muratura: Ponte Cestio che oggi unisce Trastevere all'isola; e Ponte Fabricio che la unisce invece al Ghetto.
Dall'Isola Tiberina si può ammirare anche il Ponte Rotto (pons Aemilius), il primo ponte in muratura di Roma. Durante i secoli, il ponte fu ricostruito più volte, ma l'alluvione del 1598 fece sparire tre delle sei arcate e il ponte rimase così prendendo la denominazione di Ponte Rotto.
 
Nel 998 proprio sui resti del tempio dedicato ad Esculapio, fu costruita la Basilica di San Bartolomeo.